CAMPO PROFUGHI DI LIPA

All’inizio di questa IV settimana di Quaresima ci aggiorniamo sulla situazione del campo e sul contributo della nostra Comunità Pastorale.

 

Caritas Ambrosiana ha acquistato e donato l’ambulanza e completato la posa del tendone refettorio. Finalmente, dall’incendio del 23 dicembre, i profughi hanno potuto mangiare al caldo e usufruire della struttura durante il giorno come luogo di socializzare e per riscaldarsi. Anche chi è rimasto fuori dalle tende montate dall’esercito e vive ancora nelle baracche di fortuna che è riuscito a costruirsi da solo, viene qui a passare alcune ore in un ambiente riscaldato e godere di quei confort minimi eppure ancor impossibili per molti come ad esempio togliersi le scarpe sempre fradice.

 

L’emergenza a Lipa non è comunque risolta, Caritas Ambrosiana ci invita a continuare a sostenere gli interventi. L’obiettivo ora è comprare il cibo necessario, anche per offrire un’alimentazione corretta, aiutare la Croce Rossa locale nella distribuzione dei pasti e mantenere riscaldato il tendone.

L’altro intervento è sul piano sanitario, anche la Bosnia è stata colpita duramente dal Covid. Caritas Ambrosiana ha consegnato le medicine e l’ambulanza all’ospedale locale e allestito, nel campo, una tenda per i casi di emergenza, soprattutto per isolare chi è affetto da scabbia che a causa delle precarie condizioni igieniche in cui sono costretti a vivere, si è molto diffusa nel campo.

 

«Abbiamo iniziato distribuendo legna da ardere, perché nelle prime settimane i migranti non avevano più un tetto sotto il quale ripararsi e con il gelo non sapevano come riscaldarsi se non accendendo falò in mezzo alla neve. Appena le condizioni lo hanno reso possibile abbiamo portato i farmaci. Ora abbiamo allestito la tenda refettorio per offrire un luogo caldo per i pranzi e la socializzazione. In futuro vedremo. Quello che è certo e che, come facciamo sempre, anche in questa occasione non ci accontenteremo di interventi a breve termine. Rimarremo accanto a queste persone per tutto il tempo che sarà necessario. Lo facciamo sempre in tutti gli scenari di crisi in cui interveniamo e a maggior ragione a Lipa dove IPSIA la Croce Rossa e la Caritas sono tra le poche organizzazioni umanitarie presenti», spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana.

 

Anche noi come Comunità Pastorale proseguiamo ad aiutare Caritas Ambrosiana e sostenere i migranti e gli interventi a Lipa. Nel nostro “piccolo” abbiamo contribuito con le nostre preghiere, il nostro interessamento per quelle persone che vivono in condizione disumane e con 3.500,00 euro.

Come scrive Papa Francesco in “Fratelli tutti”… tutti, infatti, siamo corresponsabili nella costruzione di una società che sappia includere, integrare e sollevare chi è caduto o è sofferente. L’amore costruisce ponti e noi “siamo fatti per l’amore”.

Proseguiamo il nostro cammino verso la Pasqua di Resurrezione continuando a manifestare la nostra capacità di amare attraverso la preghiera e il sostegno verso questi nostri fratelli.

 

La Commissione Missione della Comunità Pastorale

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